Perché soffro di stitichezza?

Passano le ore, a volte i giorni ma proprio non sentiamo lo stimolo di andare in bagno. Soffrire di stitichezza può accadere a tutti. Per alcune persone può essere un problema passeggero per altri invece la difficoltà a liberare l’intestino può ripresentarsi di frequente. In ogni caso, si tratta sempre di una situazione poco piacevole che vorremmo risolvere il prima possibile.

Per capire quali possano essere le cause della nostra stitichezza e i rimedi per affrontarla, occorre anzitutto conoscere come funziona il nostro intestino.

Come funziona l’intestino

L’intestino non è un semplice tubo, ma un organo che si muove assieme a tutte le parti del nostro corpo. Ogni volta che ci alimentiamo si mette in moto una danza armonica, in cui ogni passo prepara quello successivo. Il cibo scende veloce nell’esofago, poi lentamente nello stomaco, dove è sminuzzato e rimescolato, e  successivamente nell’intestino, dove i nutrienti sono digeriti e assorbiti. Infine nell’ultimo tratto, dai materiali di scarto della digestione e del metabolismo, si formano le feci che vengono “spinte fuori” per essere eliminate. Tutto avviene grazie a movimenti armonici in una progressione di eventi che coinvolgono tutte le parti del tratto gastrointestinale.

Perché non sento più lo stimolo ad andare in bagno?

Ci sono alcune situazioni in cui tutti questi i movimenti armonici collegati all’intestino possono rallentare. Per questo non sentiamo più lo stimolo ad andare in bagno e non riusciamo a liberarci. In questi casi si parla di stipsi da transito intestinale rallentato. Si tratta in sostanza di un’alterazione nella progressione delle feci nell’intestino. Generalmente questo tipo di problema può essere riconducibile a cattive abitudini come:

  • un’alimentazione scorretta (troppo povera di acqua e con pochi cibi ricchi di fibre come i cereali integrali, i legumi, la frutta, la verdura);
  • scarsa attività fisica o una vita troppo sedentaria.

Ulteriori cause di rallentato transito intestinale possono essere:

  • cambiamenti delle proprie abitudini personali o delle condizioni climatiche (come ad esempio in caso di viaggi);
  • utilizzo di alcuni farmaci, presenza di malattie gastrointestinali o metaboliche (come la sindrome dell’intestino irritabile, il diabete ecc.);
  • stress, immobilità, allettamento (soprattutto negli anziani).

Il risultato è che le evacuazioni sono poco frequenti (meno di una volta ogni due giorni), non si avverte il bisogno di defecare, a volte dopo l’evacuazione la sensazione è di non essere riusciti a svuotarsi completamente e le feci emesse generalmente sono piccole e dure.

Quando rivolgersi a un medico

È sempre bene valutare la situazione con il proprio medico, in modo particolare se: la stitichezza è persistente; è presente sangue nelle feci o queste sono di colore molto scuro, quasi nere; si avverte lo stimolo alla defecazione, non seguito dall’evacuazione; si ha dolore addominale persistente e di recente insorgenza; alternanza di giorni di stitichezza e giorni di feci molli che si protrae per settimane-mesi.